Comprendere la spirale evolutiva e fare pace con gli esseri umani

 In Approfondimenti

Gli studi di Clare Graves, perfezionati da Don Beck e Christopher Cowan in un approccio denominato “Dinamiche a Spirale”, descrivono lo sviluppo umano come un processo attraverso otto stadi principali, chiamati anche memi, ossia livelli base di sviluppo che può esprimersi in qualunque attività.  Questi memi sono parte integrante della Teoria Integrale, che li chiama anche “livelli” o “altitudini” oppure “onde”. È bene comprendere subito che con questi termini la teoria integrale non suggerisce che esista una gerarchia di valore fra tali onde.

“Nella mia terminologia ogni onda ‘trascende e include’, ovvero supera (trascende) l’onda precedente includendola però nella sua stessa struttura. Ad esempio, una cellula trascende ma include le molecole, che trascendono ma includono gli atomi. Dire che una molecola trascende gli atomi non vuol dire che “odia” gli atomi, ma al contrario che li “ama”, perché non li emargina affatto, ma li include nella propria struttura.”

Ken Wilber – Una teoria del tutto.

In più, tali livelli non sono rigidi. Si comportano piuttosto come onde che si intrecciano e sovrappongono. Nel loro moto incessante essi generano una spirale dinamica dello sviluppo della coscienza. Ken Wilber la definisce “la spirale meravigliosa”. Conoscerla e comprenderla equivale a comprendere meglio gli esseri umani, e cominciare ad abbattere i confini che ci contrappongono. La spirale meravigliosa può essere considerata in effetti uno strumento di pace. Vediamo perché.

La spirale meravigliosa

Allo scopo di indicare le onde della coscienza che formano la spirale meravigliosa, Beck e Cowan hanno utilizzato diverse definizioni e perfino colori, che la Teoria Integrale ha assimilato. L’obiettivo di queste definizioni e questi simboli è costruire una mappa quanto possibile fedele  dei “livelli di coscienza” raggiungibili dagli esseri umani nel corso della loro evoluzione, ma è importante innanzitutto chiarire che ogni uomo, a parità di condizioni, ha potenzialmente accesso a ciascuno di essi. Ognuno può avanzare a un successivo livello di coscienza attraverso un processo evolutivo che gli è connaturato per diritto di nascita. L’evoluzione è infatti un fenomeno e del tutto spontaneo e naturale (almeno fino a un certo stadio). In altre parole, lo scopo degli studi sulla spirale evolutiva della coscienza umana non è discriminare   chi è a un livello precedente rispetto a chi ha accesso a livelli successivi, ma riconciliare. Tanto più che Beck e Cowan hanno applicato con successo queste distinzioni nella riduzione delle tensioni sociali in Sud Africa dopo la caduta dell’apartheid.

“Occorre focalizzarsi non sui tipi di persone, ma sui tipi nelle persone.”

Don Beck – Spiral Dynamics

Gli otto stadi della coscienza umana

Vediamo quali sono questi otto stadi e come ci permettono di capire meglio la coscienza umana e la le sue visioni del mondo.

  1. Infrarosso. Arcaico o istintuale
  2. Magenta. Magico animista
  3. Rosso. Egocentrico
  4. Ambra. Mitico o Conformista
  5. Arancio. Formale o acquisitivo
  6. Verde. Sensibile o pluralista
  7. Verdeacqua. Integrativo
  8. Turchese. Integrale (attualmente in via di emersione)

NB. Nelle trattazioni che fanno capo alla Teoria Integrale non di rado il livello 7 e 8 sono descritti come un unico stadio, chiamato, appunto, Integrale.

Consideriamo adesso quali siano le caratteristiche e le modalità di espressione di ogni stadio nella vita dell’individuo e delle società nel loro complesso.

1. Infrarosso: Arcaico istintuale

è il livello della pura sopravvivenza. Le priorità sono i bisogni primari: cibo, acqua, calore, sesso, sicurezza. Il sé individuale è scarsamente presente. Questo livello è tipico dei neonati, nella senilità, negli emarginati con disturbi mentali. Si riscontra nelle società primitive e nelle masse prive di fonti di sopravvivenza.

2. Magenta: Magico animista

È lo stadio del pensiero animista. Chi vive in questo stadio della coscienza crede che la terra sia abitata da spiriti benigni e maligni e che dal loro favore o sfavore dipendono la buona e la cattiva sorte. In questa fase gli esseri umani si aggregano in tribù etniche, e hanno una visione atomizzata del mondo. Per esempio, hanno un nome per ogni tipo di pianta, ma nessuno per la flora, per tutti gli animali, ma nessuno per la fauna. Questo livello di coscienza si manifesta nella nelle maledizioni voodo, nelle faide, nelle superstizioni, nei giuramenti di sangue. Si riscontra nelle bande giovanili, nelle squadre sportive, nei gruppi sociali del terzo mondo.

Oggi corrisponde al 10% dell’umanità, che detiene un potere pari all’1%.

3. Rosso: Egocentrico

In questo stadio della coscienza umana emerge per la prima volta un sé differenziato dalla tribù, che aspira a imporre se stesso. È il livello della impulsività, della ribellione e della ricerca del potere. È qui che emergono gli dèi archetipici, gli esseri di potere da compiacere, i feudatari, i conquistatori, gli eroi delle ballate, gli imperi. L’onnipotenza infantile, la ribellione giovanile, il senso di dominio sono espressioni di questo stadio della coscienza.

Oggi è tipico del 20 % della popolazione adulta, che detiene il 5% del potere.

4. Ambra: Mitico o conformista

È lo stadio dell’ordine mitico secondo il quale la vita ha uno scopo ben preciso, dettato da un ordinamento superiore che stabilisce cosa sia giusto e sbagliato, senza se e senza ma. Chi segue le regole viene ricompensato, chi le viola punito. Nelle società che si trovano a questo livello, le gerarchie sono rigide, vige il paternalismo, le regole prevalgono sulla libertà. È la fase della obbedienza cieca, di un forte conformismo convenzionale. Si pensi alla Inghilterra vittoriana, ai totalitarismi, a come questo stadio si manifesta nel patriottismo e perfino nei boy-scout. Il 40 % della popolazione adulta ha raggiunto questo livello di evoluzione della coscienza e detiene il 30% del potere.

5. Arancio: Formale o acquisitivo

Corrisponde a una ricerca di verità più individuali e tipicamente sperimentali, scientifiche, e alla parallela uscita dalla “mentalità del gregge”. In questo livello il mondo viene visto come un meccanismo che è possibile conoscere e usare a proprio vantaggio, è il livello del progresso scientifico come pilastro centrale. Lo stadio arancione dà origine all’orientamento acquisitivo che ha il consumismo. Ha dato i natali all’industrializzazione, alla classe media, al colonialismo, al materialismo, al liberismo economico… Attualmente si trova in questo stadio il 30% della popolazione adulta, che detiene il 50% del potere globale.

6. Verde. Sensibile o pluralista

Contraddistinto da un forte egualitarismo, è il livello in cui sono nati gli ideali della comunità umana, della sensibilità ecologica, del sentire che trascende il razionalismo. È tipico di questo stadio il rifiuto delle gerarchie e la ricerca di rapporti più orizzontali, la creazione di reti, l’idea che non esistano verità assolute ma solo costrutti culturali, che non ci sia una ragione, ma tante ragioni (relativismo pluralista). È presente nell’ecologia, nel postmodernismo, negli attivisti per i diritti civili e degli animali, nel veganesimo, negli ecovillaggi… È uno stadio piuttosto diffuso oggi e in cui probabilmente si sentono rappresentati i lettori tipici di questo sito. Attualmente si trova in questo livello il 10% popolazione adulta, che detiene il 15% del potere globale.

Il secondo ordine di pensiero

Secondo Clara Graves i primi sei livelli appartengono al primo ordine di pensiero. Ma ne esiste un secondo, ed è in particolare con l’accesso al sesto stadio, verde, che l’umanità diviene pronta a saltare verso di questo secondo ordine. Si tratterebbe, nelle parole della Graves di un passaggio cruciale, il superamento di “un abisso di significato di enorme profondità.”

Poiché la coscienza del secondo ordine è pienamente consapevole degli stadi interiori di sviluppo, benché incapace di articolarli tecnicamente, vede il quadro completo e di conseguenza il pensiero di questo tipo riconosce i necessari ruoli svolti dai vari memi. La consapevolezza del secondo ordine pensa in termini di spirale globale dell’esistenza e non soltanto nei termini di un livello specifico.

Ken Wilber – Una teoria del tutto

Il secondo ordine di pensiero coinvolge, in base alle ricerche di Beck e Cowan, due livelli principali.

7. Verdeacqua: Integrativo e 8. Turchese Integrale

La coscienza di secondo ordine, con meno del 2% della popolazione adulta globale e solo lo 0,1% al livello turchese è attualmente lo stadio più avanzato della evoluzione.

Una delle caratteristiche di questa onda di coscienza è che offre la possibilità per la prima volta nella storia umana di vedere distintamente tutte le altre onde e di riconoscere la loro importanza ai fini della evoluzione, e ancora di più, la loro inevitabilità. Per la prima volta, uno stadio evolutivo emerge non in reazione allo stadio precedente, ossia rinnegandolo, ma riconoscendolo e accogliendolo al proprio interno.

Il livello integrale non segrega ma unisce, non discrimina, ma integra.

“Ogni meme del primo ordine pensa che la sua visione del mondo sia quella giusta o la prospettiva migliore. Se si sente minacciato, reagisce con ostilità, mettendo in atto tutte le sue strategie di difesa. L’ordine blu si trova a disagio con l’impulsività rossa e con l’individualismo arancione. L’individualismo arancione pensa che l’ordine blu sia per i perdenti e considera l’egualitarismo verde debole e irrazionale. L’egualitarismo verde fatica ad accogliere l’eccellenza, le scale di valori, i quadri d’insieme, le gerarchie e tutto ciò che sa di autoritarismo, opponendosi con forza a tutto ciò che è blu, arancione e post-verde”

Ken Wilber – Una teoria del tutto

Al contrario, nel momento in cui muoviamo i primi passi all’interno del giallo, cominciamo riconciliarci con le differenti visioni del mondo degli esseri umani. Lo facciamo sia sul piano cognitivo che emotivo, entrando in un inedito senso di pace e serenità. Gli altri, in fin dei conti, non sono pazzi o malvagi come talvolta ci sembrano.

Come la Visione integrale conduce dal giudizio all’accettazione

In che modo comprendere la spirale meravigliosa ci aiuta a passare dal giudizio (sono tutti pazzi, non capiscono niente, sono malvagi…) all’accettazione? La risposta giace in una serie di constatazioni di fatto.

1. Ogni individuo presente sul pianeta Terra vive la sua vita e vede il mondo attraverso il livello di coscienza che ha raggiunto in questo preciso momento, che sia rosso, blu, arancione, ecc.

2. Ad ogni individuo è possibile spostarsi su e giù fra il suo attuale livello e quelli sottostanti, ma non gli è assolutamente possibile raggiungere un livello successivo in modo stabile se non un poco alla volta. L’evoluzione è graduale, richiede tempo e stimoli adeguati.

3. Ogni essere umano a parità di condizioni attraversa spontaneamente i livelli evolutivi di tutto il primo ordine di pensiero in modo naturale e spontaneo (lo stesso accade alle civiltà), dal primo al sesto. Siamo tutti capaci della medesima evoluzione, almeno se integri mentalmente ed emotivamente.

4. Una volta che assimiliamo il concetto di spirale evolutiva, muoviamo un primo passo nel secondo ordine di pensiero, verso il livello integrale, e iniziamo comprendere il contesto interiore da cui sorgono le idee, le convinzioni, i valori e i comportamenti di ogni uomo e donna, incluse e soprattutto le persone con cui non siamo d’accordo. Comprendiamo che non è questione di ottusità  malafede, ma di evoluzione graduale.

A questo punto ci è più facile accettare le persone anziché giudicarle, capirle anziché trovarle incomprensibili, accoglierle anziché respingerle. Comprendiamo che esse sono là dove è loro possibile essere in questo momento. Ci appare più chiaro che non sarà la protervia con cui sosteniamo la nostra visione del mondo a cambiare la loro, ma la nostra capacità di comunicare ponendoci all’interno della loro prospettiva, la loro onda, il loro meme.  Non si tratta naturalmente compiere un atto di manipolazione, ma di entrare nella mappa del mondo altrui con la profonda consapevolezza che ogni livello ha la sua ragione d’essere.

E che ogni livello è necessario al dispiegarsi della evoluzione umana.

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